Il sentiero che ogni stato mondiale sta affrontando, chi prima chi dopo, sconvolgerà, come abbiamo detto più volte, l'economia dei vari paesi coinvolti. Le conseguenze, gli esperti affermano, saranno di diversa entità a seconda della situazione economica dei rispettivi Stati. E fino a qui, niente di nuovo. Quindi? Ogni problema comporta una soluzione, giusto?
Per ogni problema, esistono tre diversi tipi di soluzioni: la tua, la mia e infine quella giusta.
Ancora non è niente di certo, ma nell'aria si assapora una nuova patrimoniale che colpirà i risparmi degli italiani, come fronte difensivo per sollevare il Bel Paese.
No, non è uno scherzo. Nei giorni passati Casini e Nugnes si sono pronunciati favorevoli a chiedere di più a chi ha di più. Fino a qui tutto ha una sua logica, dato che se un soggetto possiede più ricchezza di altri soggetti, è giusto che il suo carico fiscale aumenti proporzionalmente al suo patrimonio.
Occorre però considerare molteplici aspetti.
Per prima cosa occorre dare uno sguardo al sistema fiscale che colpisce i risparmi degli italiani; non è la prima volta che i politici mettono in pratica soluzioni di questo genere. Era il 1992 quando fu imposto un prelievo forzoso sui conti correnti italiani e successivamente è toccato ai nostri immobili con l'ICI, trasformata nel 2011 in IMU, ma oltre a queste vanno considerate anche le imposte di bollo, le tasse sulle transazioni finanziarie etc.
Le patrimoniali già esistono e non sono neanche poche, quindi vale davvero la pena inserirne una nuova e soprattutto quante volte paghiamo per un singolo elemento del patrimonio?
Facciamo un esempio: Tizio ha un po' di liquidità sul conto corrente, frutto di risparmi di una vita con i quali, magari, è riuscito a comprare una seconda casa per spartire il suo portafoglio di investimenti tra il mondo finanziario e quello immobiliare. Mettiamo anche che da quest'abitazione, egli percepisca un canone di locazione in attesa di rivendere l'immobile o di utilizzarlo per fini personali. Tizio, ad oggi, è obbligato a pagare un'imposta sul conto corrente, un'altra imposta sulle transazioni finanziarie, paga l'IMU sulla seconda abitazione e infine, per non farsi mancare proprio nulla, paga anche un'imposta anche sul canone di locazione e spero per lui che tale imposta si fermi al 10%, grazie alla cedolare secca.
Anche con la fantasia e l'immaginazione di un bambino, non sarei in grado di individuare un elemento che non sia già tassato e sul quale il soggetto non debba pagare imposte, su imposte, su imposte..
Poi c'è un altro aspetto che deve essere valutato: aumentare il carico fiscale, potrebbe portare vantaggi nel breve termine ma nel lungo periodo? Le prospettive di crescita non sono positive: si incentiverebbe la fuga dei capitali, in forma liquida ovviamente, verso l'estero e si disincentiverebbe il risparmio che come tutti sappiamo è la forza motrice atta al finanziamento delle imprese e del debito pubblico. Un notevole rischio in altre parole.
Ai fini di prendere una boccata d'aria, queste soluzioni, sono uno strumento che diventa sempre più appetibile ogni giorno che passa; inoltre, se al contesto odierno, aggiungiamo la pressione da parte dell'Unione Europea, specie se ricevessimo aiuti dal famoso MES, dio ci salvi..